Il progetto nasce dall’esigenza di promuovere una tecnica sostenibile,
come il biochar,al fine di migliorare le produzioni del vigneto,
la fertilità del suolo e valutare la diminuzione di input esterni quali acqua e fertilizzanti,
cercando di rendere i vigneti del territorio toscano più sostenibili.
Cos'è il Biochar:
l biochar è carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi di diversi tipi di biomassa vegetale. Di particolare interesse risulta la sua produzione a partire da residui/sottoprodotti agricoli: potature, stoppie di mais o grano, lolla di riso, mallo di mandorla, fogliame secco, ecc.
La pirolisi permette di ottenere: un gas(syngas) con un potere calorifico pari al GPL che può essere utilizzato in processi produttivi che necessitino di calore (es : essiccazione o per la produzione di energia elettrica), e biochar o carbone vegetale.
Il sottoprodotto della pirolisi è il biochar (90% di contenuto di carbonio) che, se applicato ai suoli, è un potente ammendante. La sua alta porosità aumenta la ritenzione idrica e quella degli elementi nutritivi che rimangono più a lungo disponibili per le piante.
Le attività del progetto B-WINE hanno tre obiettivi specifici:
1) Valutazione delle performance del biochar per aumentare la fertilità del suolo e migliorare le produzioni, attraverso 3 azioni pilota in diverse realtà produttive della viticoltura toscana, per caratteristiche di suolo, condizioni microclimatiche, dimensioni aziendali e gestione agronomica;
2) Promuovere e enfatizzare la sostenibilità delle aziende vitivinicole ottimizzando input agronomici quali acqua e concimi, in linea con l’ European Green Deal;
3) Valutazione dell’impronta carbonica- Carbonfootprint del biochar in un contesto reale, applicando sui casi studio tecniche di Life Cycle Assessment (LCA), di contabilizzazione della CO2eq sequestrata e valutando piattaforme di scambio dei crediti di carbonio.
Il successo del raggiungimento degli obiettivi sarà misurato in termini di gestione sostenibile del vigneto,
con una riduzione degli input agronomici (acqua e concimazioni), incremento produttivo e qualitativo,
riduzione dell’impronta carbonica aziendale (promozione impatto zero).